• Arden
    Le guardie e quelli che "van de sfroos”

È un’epopea che un tempo animava i racconti davanti al focolare. Da un lato le guardie di confine, i doganieri, i militari che sorvegliano i confini. Dall’altro i contrabbandieri, i passatori, quelli che “van de sfroos”, che quei confini li superano di nascosto da una parte all’altro. Povera gente che cerca di arrotondare il proprio magro reddito rivendendo qualche chilo di zucchero o stecca di sigarette.

Quelle storie si respirano ancora al Museo svizzero delle Dogane di Gandria. Sulle rive del Lago di Lugano, dedica parte dell’esposizione al tema del contrabbando, un fenomeno che oggi non ha più quelle dimensioni paesane ma è diventato fenomeno globale, con giri d’affari miliardari e rischi per la salute e la sicurezza (basti pensare alle contraffazioni in campo medicinale o alimentare o al commercio illegale di armi).

Per scoprire come si è evoluta la lotta contro la criminalità transfrontaliera, il contrabbando e la pirateria di prodotti, e quali sono le nuove tecnologie impiegate oggi, dovete visitare il museo ospitato in quello che un tempo era l’edificio abitato dalle guardie di confine. Si trova sulle rive del Ceresio, a pochi metri dal confine italo-svizzero, e il modo migliore per arrivarci da Lugano è in battello. 

La vita e il lavoro delle guardie di confine sono ricostruiti al pianterreno. A Cantine di Gandria, non c’erano né elettricità né acqua corrente, e non mancavano i rischi legati al contrasto alla criminalità e al contrabbando. Un’attrazione dell’esposizione è, infatti, la presenza di due sommergibili da contrabbando, recuperati dalle guardie di confine dal Lago di Lugano dopo la Seconda guerra mondiale.

L’ingresso al museo è gratuito e, dopo la visita, potrete geolocalizzarvi e richiedere il buono “Scopri e gusta” di Vivi il tuo Ticino. La gita può proseguire con una passeggiata nei dintorni pittoreschi oppure con una tappa nei grotti situati nelle vicinanze, ove è possibile assaporare la miglior cucina ticinese. Vicino al museo vi sono anche alcune aree picnic. In quei boschi a picco nelle acque del Ceresio, dove oggi ci si rilassa a contatto con la natura si possono immaginare gli echi degli inseguimenti tra guardie e contrabbandieri.

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